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ORIENTOCCIDENTE 2019 – XV EDIZIONE culture e musiche migranti #noplasticworld
Per tutto il mese di luglio fino all’11 agosto si terrà nel Valdarno aretino e fiorentino la XV edizione del Festival Orientoccidente, uno degli appuntamenti musicali e non solo più importanti dell’estate toscana. Molti i comuni coinvolti: Terranuova Bracciolini, Pontassieve, San Giovanni Valdarno, Figline e Incisa Valdarno, Cavriglia, Loro Ciuffenna, Reggello, Bucine, Castelfranco Piandiscò. Con il patrocinio della Città Metropolitana di Firenze e della Provincia di Arezzo. Più di 30 eventi in 15 luoghi diversi organizzati da Materiali Sonori, con la direzione artistica di Giampiero Bigazzi e la collaborazione del Festival delle Scoperte.
In un percorso di ricerca di luoghi e di storie, di memoria e di contemporaneità, quest’anno il festival è dedicato all’ambiente e a un mondo senza plastica.
Si inizia a Castelnuovo dei Sabbioni con un omaggio a Fabrizio De André (4 luglio) e a seguire la performance di Piero Cherici, Barbara Petrucci e Orio Odori a Bucine (10 /7); il teatro di Abderrahim El Hadiri, Nadir (con Emanuele Le Pera, Elias Nardi, Ares Tavolazzi) e la band palestinese Al-Raseef a Pontassieve (10, 11, 12 luglio); il folk americano di Jaime Michaels a Piandiscò (14/7); il grande folksinger americano Elliott Murphy a Terranuova B.ni (17/7); il violoncellista Stefano Aiolli all’alba nelle vigne di Traiana (20/7); Chaviano World Trio a Casanuova di Figline Valdarno (20/7); i ritmi balcanici e le pizziche di Baro Drom ad Ambra (23/7); la world music degli argentini SuRealistas (24/7) e le musiche del Sud di Sonacammanese (30/7) a San Giovanni V.no; il teatro di strada di Los Filonautas a Reggello (27/7); il nuovi cantautori Cosimo Malamadre, SoulTroubles, Eleonora Betti e Flame Parade a Loro Ciuffenna (31/7); Tribae di Arlo Bigazzi, Mirio Cosottini e Lorenzo Boscucci al Perlamora di Figline Valdarno (1 agosto); il gruppo italo-libanese Kabila a Loro Ciuffenna (2/8); le canzoni popolari di De’ Soda Sisters a Terranuova B.ni (7/8); ancora Chaviano & Beneventi sul Pratomagno all’alba (11/8). Orientoccidente 2019 coinvolge molte sinergie come Europlà, Occupy Tucano, Perlamora Festival, Dritto e Rovescio, Diesis Tetrango, Piazza dei Popoli. Ha inoltre il patrocinio della Provincia di Arezzo.
Tutti i lunedì di luglio, a San Giovanni Valdarno, si svolge inoltre la rassegna di film in pellicola La Nostra Memoria Inquieta, quest’anno dedicata al cinema di Clint Eastwood.
Gli eventi sono tutti a ingresso gratuito.
I GIORNI DI ORIENTOCCIDENTE a colloquio con Giampiero Bigazzi, l’ideatore del festival
I mutamenti ci sono stati, ma abbiamo mantenuto una formula di fondo che finora è risultata di successo. Un festival itinerante, tanti eventi, legati al territorio dove si svolgono. Musica, ma anche teatro, poesia, cinema. Per esempio la rassegna di film in pellicola “La nostra memoria inquieta” che facciamo a San Giovanni Valdarno (quest’anno dedicata a Woody Allen), è risultata un “inserimento” vincente. Rimane poi l’idea di svolgere anche un ruolo di scoperta di artisti sconosciuti al grande pubblico. E poi abbiamo mantenuto il principio della “produzione” di eventi speciali e di performance create apposta per il festival. Il cambiamento più duro è la riduzione delle risorse… Orientoccidente è un festival che si regge sui contributi pubblici e su alcuni sponsor diciamo “sociali” (ed è per questo che testardamente e in contro tendenza abbiamo sempre voluto mantenere l’ingresso gratuito). I budget spesso non sono adeguati alle aspettative che si vorrebbe mettere in campo.
Un’impostazione che c’è sempre stata. Noi siamo un laboratorio musicale e teatrale che lavora tutto l’anno e quindi viene naturale offrire agli artisti un’opportunità nel nostro festival. Non parlerei di “identità”, ma devo dire che abbiamo sempre più questa configurazione “glocal”, cioè sentimenti globali (e diffusione spesso planetaria), ma con i piedi ben piantati nel posto dove viviamo e operiamo. Che resta comunque un bel luogo dove vivere. Quindi molti musicisti toscani: tutto il giro intorno a Baro Drom Orkestar (con Barrio Porteño, Mescaria e Balkan Tir), Letizia Fuochi, Francesco Cusumano, Pindarico, Giuditta Scorcelletti, Maurizio Geri, Enrico Fink, Andrea Kaemmerle, Michele Marini, Marco Noferi, Simone Baldini Tosi e ovviamente Arlo Bigazzi, Chiara Cappelli, Orio Odori. Per non dire dei due spettacoli, diretti da Girolamo Calcara, che hanno rievocato gli eccidi nazifascisti del luglio 1944 a Meleto e a Castelnuovo dei Sabbioni.
ORIENTOCCIDENTE 2018: SI CONCLUDE UNA STRAORDINARIA EDIZIONE DEL FESTIVAL CON LA FESTA FINALE A LORO CIUFFENNA!
Trenta eventi, fra concerti, reading, film e incontri, in poco più di quaranta giorni, nelle piazze principali e in luoghi insoliti, suggestivi e belli del Valdarno aretino e fiorentino, ospitando spesso artisti di profilo internazionale, e riscuotendo ovunque un grande successo di pubblico: questa è stata in sintesi l’edizione 2018 del Festival Orienrtoccidente. E, come succede da alcuni anni, si conclude con una festa finale e la musica giusta nella piazza principale di Loro Ciuffenna. Giovedì 2 agosto alle ore 21.30, in piazza Matteotti sarà di scena Balkan Tir. Una band che è prima di tutto un lungo automezzo carico di musicisti scatenati, amanti delle ritmiche dell’ Est europeo e bisognosi di istigare ogni genere di pubblico alle danze. Un clamoroso camione danzante, uno “sfondadogane” musicali. Nasce dalla band toscana Ragazzi Scimmia con l’apporto di elementi della Baro Drom Orkestar, uno dei progetti europei più importanti che, con le loro czardas ungheresi, le hora rumene, passando attraverso le tradizioni greca ed armena fino a toccare il klezmer e la musica mediorientale – con molte composizioni originali – hanno trovato un possibile suono globale. Proprio giusti per la festa finale di Orientoccidente, culture e musiche migranti. Con Gabriele Mori (voce); Nicola Cellai (tromba); Guido Masi (chitarra, cori); Modestino Musico (fisarmonica); Piero Spitilli(contrabbasso); Gabriele Pozzolini (percussioni); Andrea Brogi (batteria).
Ingresso libero. E alla fine brindisi augurale.
[ produzione Orientoccidente – Comune di Loro Ciuffenna in collaborazione con la Filarmonica G. Verdi di Loro Ciuffenna ]
Info:
Comune di Loro Ciuffenna – Tel. 055.917011
info.turismo@comune.loro-ciuffenna.ar.it
cultura@comune.loro-ciuffenna.ar.it
* la quattordicesima (e penultiuma) edizione del festival Orientoccidente si conclude… ma c’è un “prolungamento”… venerdì 3 agosto al Perlamora Festival (Figline Valdarno, località Pavelli) nuovo appuntamenrto con il libro di Marco Noferi “Amore mio non piangere”, parteciperanno il filosofo Sergio Neri, Giampiero Bigazzi ex-direttore artistico di Orientoccidente e l’autore, “celebre vignaiolo, agricoltore e poeta”, come diceva Carlo Monni. Cioè: dopo la festa… torniamo alla riflessione.
ORIENTOCCIDENTE 2018: LE STORIE DEL CANTO POPOLARE CON LUCILLA GALEAZZI A TERRANUOVA BRACCIOLINI.
Ancora una proposta folk e unplugged per il Festival Orientoccidente a Terranuova Bracciolini, come è ormai consuetudine da alcuni anni. Mercoledì 1 agosto, in piazza Unità d’Italia alle ore 21.30, si terrà il recital di Letizia Galeazzi, una delle più importanti cantore della musica popolare italiana, interprete di rilievo internazionale del canto sociale e di tradizione orale. Nasce a Terni in una famiglia di cantori e musicisti spontanei e fin da adolescente canta musica della sua terra. Conosce Giovanna Marini che la invita a far parte del suo nascente Quartetto Vocale. E’ il definitivo lancio verso la professione che la porterà a lunghe collaborazioni con musicisti come Roberto De Simone; con jazzisti come Paolo Fresu, Gian Luigi Trovesi, Claude Bartelemy; con musicisti barocchi come Christina Pluhar; con musicisti popolari come Ambrogio Sparagna, Carlo Rizzo, Nando Citarella, Riccardo Tesi (con cui è protagonista dello spettacolo “Bella ciao” e nel progetto “Sopra i tetti di Firenze – Omaggio a Caterina Bueno”, realizzato dalla Materiali Sonori). Fondatrice dell’Ensemble Arpeggiata, ha cantato in tutti i più prestigiosi teatri del mondo (Carnagie Hall, L’Opera di Parigi, San Carlo di Napoli, Music Hause di Berlino e Colonia, a Sanpietroburgo, in Australia, Giappone, Argentina, Cile…). Ha inciso sessantasei dischi e la sua musica, perché è anche compositrice, è stata recentemente parte della colonna sonora del film “Il contagio” di Matteo Botrugno e Daniele Colucci. Una testimone della resistenza culturale in Italia.
Ingresso libero.
[ produzione Orientoccidente – Comune di Terranuova Bracciolini ]
Info:
Comune di Terranuova Bracciolini
Tel. 055.919471 – 800231012
www.aterranuova.it
ORIENTOCCIDENTE 2018: CON MESCARIA PER LE NOTTI DI AMBRA RITORNA LA PIZZICA!
Ancora ”pizzica pizzica” per le strade di Ambra… dopo il grande successo dell’anno scorso, il Festival Orientoccidente torna nella valle dell’Ambra (nel comune di Bucine) con una delle band più apprezzate quando si parla di balli del sud, tarantelle, danze popolari. Martedì 31 luglio, per i martedì delle “Notti d’Ambra, alle ore 21.30 in via Trieste, approdano nell’antico borgo Mescaria.
E’ il progetto di tre membri della Baro Drom Orkestar (una delle più importanti “world band” europee) con Arianna Romanella, giovane cantantessa e folksinger lucana. Si attraversa l’anima del meridione, passando dalla Campania alla pizzica di Puglia, e facendo sosta in Basilicata. Un lungo viaggio musicale che dalle radici del sud d’Europa vola per il mondo, fa tappa nei riti delle donne nigeriane, nelle sonorità gitane, nei canti in lingua romanì, nelle tarantelle urbane. Musica per cui è impossibile sottrarsi al movimento, al ballo. E la via principale di Ambra diventerà ancora una volta un insolito e grande palcoscenico del ballo popolare. Con Arianna Romanella (voce, chitarra); Vieri Bugli (violino); Modestino Musico (fisarmonica); Gabriele Pozzolini (batteria, percussioni).
Ingresso libero.
[ produzione Orientoccidente – Comune di Bucine in collaborazione con Terre d’Ambra – Proloco Ambra – Società Cooperativa Drammatica Filarmonica di Ambra ]
Ingresso libero.
ULTIMA PROIEZIONE IN PELLICOLA A SAN GIOVANNI VALDARNO: UNA MONOGRAFIA DEDICATA A WOODY ALLEN CHE HA CONFERMATO IL SUCCESSO DELLA RASSEGNA.
Lunedì 30 luglio, alle ore 21.30, nella piazzetta delle vecchie mura di San Giovanni Valdarno si conclude “La nostra memoria inquieta”, la rassegna di film in pellicola arrivata alla sua quarta edizione. Organizzata dal Comune di San Giovanni Valdarno e dal Festival Orientoccidente, con la collaborazione del Cineclub Fedic e della Proloco, ha proposto per tutti i lunedì di luglio una monografia di Woody Allen e ogni film dedicato al grande autore americano è stato introdotto da un cortometraggio della tradizione comica, italiana e di Hollywood.
La rassegna ha avuto – finora – un grande successo, confermandosi, dopo quattro edizioni, uno degli appuntamenti più attesi e frequentati dell’estate sangiovannese e valdarnese.
Ha funzionato ancora una volta la particolarità dell’iniziativa: in un mondo ormai completamente digitale, proporre proiezioni tutte in pellicola super 8, 16 e 35 mm, rintracciate e spesso realizzate appositamente a cura di un gruppo di grandi appassionati e collezionisti, ha il sapore di altri tempi, in un clima ironico e da cinema familiare.
L’ultima proiezione, lunedì 30 luglio, sarà dedicata a un altro capolavoro come La rosa purpurea del Cairo (1985) con Woody Allen solo come regista e interpretato da Mia Farrow, Jeff Daniels, Danny Aiello. L’ultimo cortometraggio sarà The Railrodder (1965) di Gerald Potterton, con l’intramontabile Buster Keaton.
“La Nostra Memoria Inquieta” è coordinata da Alessandro Elmetti, Alberto Vangelisti, Stefano Bianchini con la collaborazione di Marco Emiliani. Le serate sono state presentate da critici ed esperti cinematografici come Luigi Nepi e Carlo Menicatti. Ha collaborato Stefano Beccastrini. L’organizzazione generale è stata curata da Materiali Sonori.
L’ingresso è libero. E alla fine del primo tempo c’è il gelato…
https://www.facebook.com/events/195107211329233/
https://www.facebook.com/La-nostra-memoria-inquieta-IV-edizione-447188695660150/
IL MAGICO VIAGGIO DI “PINDARICO”: TEATRO DI STRADA A REGGELLO.
Con Pietro Rasoti e Miriam Calautti e la regia di Italo Pecoretti. Idee e costumi di Miriam Calautti e Pietro Rasoti. Musiche originali di Tiziano Fantappiè.
Ingresso libero.
[ produzione Teatro Studio per Orientoccidente – Comune di Reggello ]
info:
Comune di Reggello.
www.comune.reggello.fi.it
IL “BEST OF” DEL TEATRO MINIMO MUSICALE DI CHIARA CAPPELLI E ARLO BIGAZZI A PERLAMORA.
giovedì 25 luglio . Figline e Incisa Valdarno – Località Pavelli . Centro Perlamora – ore 21.30
Ingresso libero.
[ produzione Orientoccidente – Perlamora Festival a cura di GIORGIO TORRICELLI – con il patrocinio del Comune di Figline e Incisa Valdarno ]
info:
EMOZIONI BLUES E FOLK CON ERIC BIBB E CON BOB CORN PER RICORDARE LA LIBERAZIONE A SAN GIOVANNI VALDARNO.
martedì 24 luglio . San Giovanni Valdarno . Piazza Masaccio – ore 21.30
Un grande bluesman afroamericano per il Festival Orientoccidente: martedì 24 luglio, a San Giovanni Valdarno, in piazza Masaccio alle ore 21, sarà ospite della quattordicesima edizione festival Eric Bibb che si esibirà in duo con il chitarrista svedese Staffen Astner. Un importante artista internazionale, un musicista con salde radici nella storia della musica popolare dei neri d’America, con all’attivo quaranta album realizzati dal 1979 ad oggi. Nato a New York da una famiglia di musicisti, Eric Bibb si è dimostrato abile, in quasi quarant’anni di attività, non solo a catturare quei singoli istanti in cui il quotidiano e lo spirituale si ritrovano, ma a trarre perle di verità e saggezza nell’essere attento anche ai problemi sociali. Offre un folk blues infuso con abile destrezza e realizzato con grazia, mettendo insieme lo stile tradizionale con una sottile sensibilità contemporanea. Gioia di fare musica e condividerla con chi ascolta.
Ad aprire il suo concerto ci sarà Tiziano Sgarbi, in arte Bob Corn, originale folksinger emiliano con il viaggio ben presente nelle storie che racconta. Un cantautore che ha il sapore di altri tempi. Mai inclinato alle mode, ormai da anni Bob Corn interpreta la sua musica come interpreta la sua vita: un hobo che, dalla pianura padana, ha viaggiato per tutta Europa e per gli States con la sua piccola chitarra e con le sue grandi storie.
Eric Bibb e Bob Corn sono due artisti perfetti per questo concerto che sarà anche l’occasione per celebrare il 74mo Anniversario della Liberazione della città, avvenuto appunto il 24 luglio 1944. In apertura della serata interverranno Maurizio Viligiardi, sindaco di San Giovanni Valdarno, e Giuseppe Morandini, presidente di ANPI Valdarno. Un’occasione e un impegno che sono capitati altre volte nella storia di Orientoccidente e a cui tutto lo staff del festival si onora di collaborare.
Ingresso libero.
[ produzione Orientoccidente – Comune di San Giovanni Valdarno con l’adesione di ANPI Valdarno ]
Info:
Comune di San Giovanni Valdarno – Tel. 055.91261
www.comunesgv.it
STEVEN BROWN & BLAINE L. REININGER (TUXEDOMOON) LIVE A NATURALMENTE PIANOFORTE.
Steven Brown e Blaine L. Reininger, i due leader di Tuxedomoon, saranno in concerto sabato 21 luglio a Pratovecchio, in occasione del festival Naturalmente Pianoforte, presso il Teatro degli Antei (ore 23, ingresso gratuito). La leggenda di Tuxedomoon continua e i due leader tornano nella formula in duo. Il repertorio è ispirato al recente album “Monte Albàn” (pubblicato dall’etichetta messicana Independent Recordings e distribuito in Europa da Materiali Sonori) e ad alcuni classici del loro repertorio. Un omaggio alla storica band di San Francisco. Brown e Reininger partono da Oaxaca, Messico, e le nuove composizioni girano tutte intorno al violino e al pianoforte, con colori di sax e di tastiera. Suggestioni contemporanee e atmosfere (perfino) medioevali. Brani composti nell’home studio di Steven a Loma De A Dos, con all’orizzonte la vista delle rovine degli Zapotec, i siti preispanici di Monte Albàn e Atzompa. “Tutto permea in questo voodoo misterioso Zapotec, questo drone appena percettibile di un antico canto, mai veramente capito, influenzando tutte le cose, il terreno su cui l’intero sogno è costruito, la sua onda portante…”. Un altro capitolo dell’avventura musicale, culturale e umana di due musicisti americani, ma cosmopoliti, cittadini del mondo, che hanno fatto la storia della musica d’avanguardia.
In questo breve tour italiano i due Tuxedomoon suoneranno venerdì 20 luglio anche a Polignano a Mare (Bari) per il Festival EXperimenta (Arena Vignola).
produzione in collaborazione con il Festival Orientoccidente
www.naturalmentepianoforte.it
Comune di Pratovecchio Stia
STEVEN BROWN & BLAINE L. REININGER
Co-fondatori della leggendaria cult band Tuxedomoon, iniziarono il loro progetto strumentale nel 1981, in continuità delle registrazione del secondo LP”Desire”. Improvvisare uno spettacolo in un bar di Bruxelles “Le Papaye Tropical”, in una sala al piano superiore dotata di un pianoforte verticale. I risultati di queste sessions hanno trovato la loro strada in “The Ghost Sonata” la loro opera post-punk. La collaborazione, oltre al lavoro con la band e alle loro rispettive carriere soliste, è conitnuata nel corso degli anni. Nel 1989 suonarono in duo in Portogallo e hanno cominciato a concentrarsi su questo progetto. Il concerto di Lisbona, pubblicato all’epoca anche dalla materiali Sonori in “100 Years of Music”, è diventato il modello operativo per l’ ampia serie di concerti in tutta Europa nei primi anni Novanta. Poco dopo aver completato i lavori per un balletto in Croazia prima della guerra nel 1992, è uscito – in esclusiva per Materiali Sonori – “Croatian Variations”. La loro esibizione alla Sala Nezahualcoyotl di Città del Messico nell’ottobre 1993 (pubblicata in seguito come “Flower Songs”) si è rivelata l’ultima performance dal vivo per il duo fino ad oggi. Lavorando con il coreografo belga Thierry Smits a Bruxelles in una residenza di sei mesi per il suo progetto di danza “Clear Tears, Troubled Waters”, hanno deciso che i tempi erano maturi per far rivivere questo concerto e riproporlo in tour. Poi, nel 2014, su suggerimento di Carlos Becerra e della sua etichetta “Independent Recordings”, Blaine volò sul prato di casa di Steven a Oaxaca, in Messico, e cominciarono a comporre l’ album “Monte Alban”, ispirato alle antiche rovine visibili dal cortile di Steven… Ed è venuto il momento di proporre quelle composizioni dal vivo, insieme a brani di Tuxedomoon e del loro repertorio. La leggenda continua…